Bluebird – Un breve film di Gabriel Carlevale

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Quello che sembrava solo un’illusione sgangherata di due ragazzi con in mano un’idea, ha preso vita inaspettatamente, regalandoci un sogno: Bluebird è stato un viaggio misterioso, affascinante e allo stesso tempo difficile, non sempre a fuoco e umoralmente in continuo mutamento. Qualunque cosa sia stato, di certo ha profondamente cambiato le nostre vite, il modo di pensare e fare cinema, rafforzando legami, creandone nuovi e tante piccole cose che non per forza hanno una spiegazione. Ci saranno altre occasioni per raccontarvi cos’è stato, ma quello che è doveroso è ringraziare tutte le persone che ne hanno fatto parte, quelli che anche senza partecipare erano lì pronti ad incoraggiarci; le canzoni e i film che continuamente ci hanno ispirato, quelli che non sapendolo ci hanno servito uno spunto per creare qualcosa di nuovo e perchè no, anche quelli che speravano nel naufragio di questo bellissimo sogno perpetuo.

Bluebird è un cortometraggio diretto da Gabriel Carlevale

con Claudio Fontani, Pierluigi Delle Fratte, Gabriel Carlevale, Sara Inglesi, Cecilia Corvi, Manuel Carlevale, Riccardo Cacciarella, Valerio Barbato e Giovanni Massaro.

Soggetto e sceneggiatura di Gabriel Carlevale e Claudio Fontani

Montaggio di Federico Recine

Musiche originali di Riccardo Cacciarella

Bluebird

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Quella grande, meravigliosa e forse irripetibile odissea si è conclusa: Bluebird è finalmente venuto alla luce. Le tappe raccontate nei precedenti post poco riescono a descrivere realmente quello che è stato. Bluebird non è solo un cortometraggio, o un short movie, come va di moda chiamarlo adesso; è il racconto di due ragazzi che cercando di far vivere il loro sogno più grande mettendo in campo tutto quello che hanno, è una ricerca interminabile non solo di persone, location, attrezzature, ma soprattutto uno scavarsi dentro, tra idee e suggestioni, continue mutazioni, momenti di difficoltà, cadute e risalite. Io non so se, una volta uscito sui vostri schermi, questa nostra piccola storia farà breccia dentro di voi. E forse meriterò di essere linciato, ma non mi interessa minimamente! Nessuno potrà capire fino in fondo quello che è stato e sarà, se non i protagonisti di questo viaggio e non so, le nottate che ci hanno accompagnato, le luci della città che hanno fornito noi quel tocco particolare, le canzoni che ogni volta di più ci hanno aiutato a dirigere il nostro lavoro. E poi niente, non ho altre parole per dire realmente cosa provo se non grazie a tutti quelli che ci sono stati, e grazie soprattutto alla settima arte, e grazie (lo ripeto ancora) a noi stessi.