luci di una sera di fine estate

Credo non potessi augurarmi niente di più bello che una presentazione come questa: al netto di tutte quelle piccole, spesso inutili, difficoltà che si incontra nel percorso, la prima del film Gli Appuntamenti è stata proprio come l’avevo sognata. Un piccolo spazio, quasi nascosto, e l’improvvisa sorpresa di tante persone mai viste accorse ad alimentare la curiosità che in fondo è l’unica cosa che ci resta in questa vita di miserie, specie in questo folli ultimi anni. Io non so mica cosa fare in queste occasioni, e allora cerco di evadere il più possibile da quello che sono e godermi il momento, senza altri pensieri. E fa niente se questo significa svegliarsi la mattina, sfiancarsi in una partita di tennis, poi correre a pranzare da un amico, bere fino ad essere leggero e poi di nuovo correre verso casa, vestirsi e andare verso l’ignoto, non sapendo e forse con un minimo di tensione verso quello che succederà. Insomma, potrei scriverne di cose, scriverne davvero tante, di quanto fossi felice nel vedere tutti, nel mio contorcermi nascosto su una panchina mentre sullo schermo passavano le immagini del film, nell’imbarazzo del parlare davanti a tutti e non saper cosa dire. Ma sono sincero, queste cose annoiano fin troppo me che le ho vissute, figuriamoci gli altri. Allora facciamo cosi, elenco dei momenti indimenticabili: osservare il tramonto dal punto panoramico più bello con i ragazzi pochi distanti e Elena con me, che si prepara una sigaretta, e poi il mio amico Marco che doveva ripartire ma preferisce farlo il giorno dopo solo per me, nonostante avesse visto il film; l’arrivo di Giulia, inaspettato e speciale e le chiacchiere fino alle 2 della notte, con un vento gelido sulle spalle e la totale mancanza di freddo dettata dal momento pieno di gioia e adrenalina da consumare. I sorrisi sinceri delle persone care, gli applausi insperati, la mancanza di Doriana che sicuramente mi avrebbe reso ancora più felice e poi la speranza di ripetere tutto in loop in eterno. Un proverbio tedesco dice “nella vita ci si incontra sempre due volte”, e nel romanticismo di tutto questo, io spero di rivivere quei giorni sospesi in un mite settembre di un anno fa, che in maniera misteriosa magica e celeste, ho rivissuto in poche ore tutte insieme. E non serve altro per capire che vale la pena vivere.